Le note CNS e del ministero puntualizzano come i cui contenuti del Decreto Legge n° 127 del 21 Settembre scorso sono estendibili a tutto il Sistema Trasfusionale Nazionale
In parziale riscontro anche ad uno specifico quesito effettuato dalla Consociazione Nazionale Fratres in data 30 Settembre u.s. al Centro Nazionale Sangue e ad uno effettuato dall’AVIS Nazionale al Ministero della Salute, pubblichiamo, negli allegati, le note del CNS e della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del MINISTERO DELLA SALUTE che puntualizzano come i cui contenuti del Decreto Legge n° 127 del 21 Settembre u.s. sono estendibili a tutto il Sistema Trasfusionale Nazionale come segue:
– l’accesso dei donatori alle sedi di raccolta sangue ed emocomponenti, sia ubicate presso le strutture ospedaliere sia presso le Unità di Raccolta Associative, continua a NON rientrare tra i servizi e le attività il cui accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 (“Green Pass”) e le relative procedure per la donazione rimangono pertanto INVARIATE (accesso contingentato, triage telefonico, questionario, colloquio con il medico, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura e distanziamento sociale);
– l’obbligo di esibire la Certificazione verde COVID-19 (“Green Pass”) è “ESTESO ai soggetti, anche esterni, che svolgono la propria attività lavorativa, FORMATIVA o di VOLONTARIATO in luoghi pubblici o privati, anche sulla base di contratti esterni”.
Pertanto, dalla data odierna, dovrà essere munito di tale Certificazione:
– il personale sanitario, amministrativo e volontario incaricato per accoglienza, chiamata e promozione nelle strutture ospedaliere e nelle Unità di Raccolta Associative;
– chi partecipa ad attività associative come riunioni interne, corsi di formazione, conferenze, convegni ed eventi aperti al pubblico.